In questo articolo parliamo in dettaglio dell'articolazione della caviglia e della sua anatomia:
L’articolazione della caviglia è il “cardine” che collega gamba e piede. Fa parte delle ossa del tarso e insieme alle altre ossa del piede ha dei compiti essenziali:
A differenza di molte altre articolazioni del piede, la caviglia (o articolazione tibiotarsica) è intrinsecamente congruente. Significa che le sue superfici combaciano perfettamente: è stabile già in posizione ferma (in statica), e i legamenti entrano in gioco soprattutto durante il movimento, per guidarlo e proteggerlo.
I legamenti non sono quindi delle “corde” che meccanicamente tengono le ossa nella posizione ideale. Sono piuttosto dei sensori speciali che, innervati, contribuiscono con le loro risposte alla propriocettività della caviglia.
Oltre a questa azione, hanno anche una innegabile funzione meccanica.
Dal punto di vista anatomico, l’articolazione della caviglia è composta da:
Quest’ultimo elemento è al centro di un sistema in cui caviglia sopra e sotto-astragalica (ne parleremo in seguito) permettono di mantenere movimento ed equilibrio.
Andando a descriverla più in dettaglio, la caviglia è formata da tre strutture chiave:
Quando parliamo dell’anatomia della caviglia, spesso viene menzionato anche il complesso peritalare.
Si tratta di quel complesso di articolazioni che lavora in sinergia e che il paziente normalmente identifica come “caviglia”, ma è in realtà un insieme ben più complesso.
Il primo a parlare di complesso peritalare è stato un chirurgo italiano nel primo dopoguerra: Giacomo Pisani.
Negli ultimi 10-15 anni, Beat Hintermann, probabilmente il chirurgo più illuminato in questo ambito, da cui ho avuto il beneficio di imparare, ha approfondito questo pensiero, sviluppando il concetto di instabilità peritalare mediale come entità patologica che coinvolge sottoastragalica e caviglia.
Le articolazioni del complesso peritalare sono:
Per quanto riguarda la sottoastragalica, abbiamo descritto la morfologia di queste faccette nella popolazione pediatrica, individuando intervalli di sicurezza per correggere il piede piatto chirurgicamente, senza compromettere la funzione naturale del retropiede (pubblicazioni su FAI, Foot And Ankle International). Sono studi specialistici possibili grazie all’utilizzo di TAC in Carico e Intelligenza Artificiale e che avranno in futuro un importante impatto sulla correzione del piede piatto patologico (progressive collapsing foot).
I legamenti principali del complesso peritalare, invece, si suddividono in tre categorie:
Un altro elemento fondamentale per l'articolazione della caviglia, sono i tendini.
Ogni movimento della caviglia è possibile grazie ai tendini che collegano i muscoli della gamba al piede, come le corde di una marionetta.
Hanno anche una funzione di controllo e contribuiscono alla stabilità della caviglia in modo dinamico, attivandosi per una serie di riflessi propriocettivi in caso di movimenti o trazioni patologiche.
Possono essere suddivisi in tre gruppi, in base alla loro posizione.
Parliamo di tre tendini per questa regione:
Questi tendini si ammalano nel piede cavo e nell'instabilità di caviglia (dovuta a traumi distorsivi ripetuti). Sono due:
Quando questi tendini non funzionano bene, sono fonte di poca agilità e ripetute cadute (il paziente inciampa e “sbatte” il piede a terra durante il passo).
La regione posteriore della caviglia presente un unico tendine:
E’ il tendine più potente ed esercita un movimento di flessione plantare (per camminare, correre, saltare). Lavora in sinergia con i tendini flessori di alluce e dita.
I muscoli, che a livello della caviglia danno vita ai tendini di cui abbiamo parlato poco sopra, sono organizzati in quattro logge: anteriore, laterale, posteriore superficiale e posteriore profonda.
In caso di trauma, una frattura scheletrica o una lesione muscolare, senza lesione delle fasce muscolari che li contengono, può dare vita ad una sindrome compartimentale che può mettere in pericolo la circolazione e la funzione nervosa: è un’urgenza chirurgica.
Sono casi in cui la lesione muscolare interna si "auto soffoca" e comprime per l'integrità del sacchetto da cui è contenuta.
E’ il motivo per cui una frattura di gamba andrebbe curata tempestivamente ed una rottura muscolare è da monitorare nello stesso modo.
L’articolazione della caviglia è responsabile di due tipi di movimenti:
Questi gesti semplici nascondono un lavoro complesso di muscoli, tendini e legamenti, perché, in realtà, i movimenti della caviglia sono multiplanari e combinano precisione e potenza in pochi gradi di libertà.
La caviglia è un’articolazione apparentemente semplice, ma capace di trasformare piccoli movimenti in azioni fondamentali per il passo, la corsa e la postura. La sua architettura è progettata per offrire stabilità e controllo, ma anche la fluidità necessaria per adattarsi a terreni irregolari e gestire le forze generate dal corpo in movimento.
Il movimento di flessione avviene principalmente in un piano sagittale: il piede si muove verso l’alto o verso il basso rispetto alla gamba. Ricordiamo, però, che è sempre un movimento multiplanare in sinergia con le altre articolazioni (sottoastragalica e astragalo-scafoidea).
In biomeccanica distinguiamo due tipi fondamentali di flessione:
La caviglia ha un’escursione totale di movimento che, sebbene limitata in gradi rispetto ad altre articolazioni, è cruciale per mantenere l’equilibrio.
Nella realtà, comunque, l’articolazione della caviglia non si muove mai in modo isolato: ogni passo combina movimento di flessione, rotazioni minime e adattamenti delle articolazioni vicine, come la sottoastragalica e l’astragalo-scafoidea.
Durante la corsa, ad esempio:
Naturalmente la caviglia può essere interessata anche da diverse patologie, sia acute che croniche.
Le patologie acute più comuni per l’articolazione della caviglia sono tre:
Dal punto di vista delle condizioni croniche, invece, troviamo le seguenti opzioni:
Queste condizioni possono avere effetti anche sulle articolazioni circostanti.
Una caviglia instabile o dolorosa non è mai un problema isolato, perché cambia il modo in cui il piede appoggia.
Ciò produce effetti sulle strutture circostanti:
Per questo proteggere la salute della caviglia significa proteggere tutta la gamba.