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Alluce valgo: conseguenze per la schiena e le articolazioni

Scritto da Federico Usuelli | 19-ago-2025 16.54.45

In questo articolo parliamo in dettaglio di:

 

Quali conseguenze può avere l'alluce valgo per la schiena e le altre articolazioni

L’alluce valgo può avere conseguenze per la schiena e per altre articolazioni. Non è semplicemente un dito storto, lo diciamo spesso.

I disturbi che ne derivano possono rimanere confinati al piede nei casi iniziali o nei casi in cui il paziente benefici di elevate capacità di compenso. Sono pazienti che hanno un'intelligenza propriocettiva elevata.

Può, d’altro canto, influenzare la postura e, nel tempo, determinare sovraccarichi funzionali su ginocchio, anca e colonna vertebrale (lombalgia).

Avviene perché l’alluce è il grande regista del nostro equilibrio (ortostatismo) e della nostra  fase di spinta. 

Quando diventa valgo, costringe il corpo a trovare nuovi equilibri sovraccaricando l’avampiede in generale e le altre dita del piede, che si  deformano (dita a griffe) e che producono metatarsalgia.

Quando il sacrificio delle dita non basta, vengono influenzati anche ginocchio, anca e schiena. Si può arrivare addirittura ad un rischio di caduta aumentato (nei pazienti più anziani o con deficit posturali gravi).

È un effetto domino che parte dal piede e coinvolge tutto il corpo.

Dita a griffe e a martello: la prima forma di compenso posturale

La prima forma di compenso di un alluce valgo è ovviamente nel vicino avampiede. Un alluce deviato indurrà la necessità di utilizzare prima il secondo e poi tutte le dita del piede in modo diverso dall’ideale. 

Le piccole dita reagiranno reagiranno incurvandosi e deformandosi (dita a griffe o a martello). È un percorso generalmente irreversibile, figlio dell’alluce valgo che può causare dolore in corrispondenza delle dita deformate, ma anche in corrispondenza della pianta del piede, provocando prima metatarsalgia e poi difficoltà di equilibrio. 

Tutto può rimanere circoscritto all’avampiede, ma quando la deformità si fa più importante o le capacità del recupero sono inferiori del previsto per diversi motivi (deficit coordinativi, deficit muscolari o sovrappeso) il sovraccarico si trasferirà presso altre strutture adiacenti e non: il ginocchio, l’anca, la schiena.

Alluce valgo e mal di schiena

E’ limitativo parlare di un unico distretto della colonna influenzato dall’alluce valgo, perché il paziente spesso riferisce un mal di schiena generalizzato. Tuttavia, è l’area lombare ad essere più soggetta a questo tipo di dolori posturali.


Per comprendere questa correlazione, facciamo un po’ di antefatto e risaliamo a 2 milioni di anni fa, quando i nostri antenati cominciarono a discostarsi dai primati (gli scimpanzé, i nostri cugini più vicini).

La nostra schiena, infatti, ha una grande particolarità rispetto a qualsiasi altro primate: 2 milioni di anni fa per una serie di concause i nostri antenati si sono elevati in stazione eretta.

In questo percorso ha avuto un ruolo fondamentale proprio l’alluce, spesso è sottostimato. Gli studiosi parlano del ruolo del progressivo allungamento degli hamstrings (la muscolatura posteriore della coscia) o del progressivo allungamento del polpaccio (tricipite).

Raramente ci si sofferma sul profondo cambiamento dell’alluce. Nei nostri antenati era varo (l’opposto di valgo, simile ad un pollice, come effettivamente è nelle scimmie), ideale per arrampicarsi sugli alberi. Poi è diventato allineato: il timone dell’equilibrio, ideale per il nostro ortostatismo.

È evidente che esiste una correlazione importante tra l’alluce e la nostra stazione eretta e di conseguenza la schiena. Una deformità dell’alluce in valgismo o varismo indurrà dei sovraccarichi su tutta la muscolatura paravertebrale e potrà causare mal di schiena.

Ecco spiegato perchè una ginnastica protettiva da queste disfunzioni posturali non possa prescindere dal core-stability: proteggere la nostra colonna lombare, ci protegge anche dalla fastidiosa lombalgia, che può nascere per un compenso errato, come nel caso dell’alluce valgo, e indurre conseguenze strutturali sulla colonna per i sovraccarichi ripetuto nel tempo, soprattutto in pazienti con scarso tono muscolare, scarsa mobilità articolare e sovrappeso.

Descritto il rapporto causa effetto, che sicuramente non è strettamente diretto ma per cui esistono pesanti correlazioni, non è vero che correggendo un alluce valgo si risolva ogni problema lombare.

Può darsi che un alluce valgo corretto, permetta al corpo di muoversi meglio nello spazio e di avere anche meno mal di schiena, ma è probabile che anche in seguito ad una correzione sia necessaria una ginnastica dedicata per insegnare nuovamente al corpo a muoversi nello spazio e a non produrre problemi lombari.

Quali conseguenze per la schiena può avere un alluce valgo non trattato?

È complesso andare ad individuare le possibili conseguenze per la schiena dell’alluce valgo. 

È un ragionamento diagnostico non immediato e che può avere diverse limitazioni scientifiche. Tuttavia non è infondato, lo abbiamo spiegato nella sezione precedente.

Esistono conseguenze posturali indotte da un alluce valgo.

Tuttavia non è dimostrabile che una mancata correzione induca dei peggioramenti a livello della colonna, tali per cui una lombalgia da disfunzione posturale possa divenire una lombalgia  che richiede chirurgia. 

Riassumiamo: Non operiamoci di alluce valgo per la paura che ritardare tale scelta abbia un impatto nefasto sulla nostra colonna! 

Scegliamo l’intervento chirurgico per risolvere un problema del piede, nel piede.

Ragionando in questo modo prenderemo una decisione scientificamente corretta e contemporaneamente potremo lavorare sui compensi posturali (esercizio fisico terapeutico). Così possiamo minimizzare le conseguenze sulla schiena di un valgismo non corretto, e ottimizzarne i vantaggi nel caso di un alluce valgo corretto con chirurgia.

Alluce valgo e dolore al ginocchio: attenzione in particolare al ginocchio valgo!

Il dolore al ginocchio può essere dovuto all’alluce valgo? Talvolta sì.

Quando parliamo di alluce valgo e conseguenze posturali, non possiamo dimenticare che esistono davvero una moltitudine di compensi fisiologici e non fisiologici che dipendono dall’anatomia (in poche parole dalla forma) dei nostri piedi (in particolare, retropiede e caviglia), delle nostre ginocchia e, più su, dalle nostre anche. 

Un alluce valgo in un piede perfettamente allineato o cavo indurrà con buona probabilità una riduzione della fase di spinta portando più carico sul comparto esterno del piede. Questo a sua volta indurrà un sovraccarico sul comparto interno del ginocchio - è biomeccanica! -  che potrà essere più o meno accentuato.

Se di partenza ho un morfotipo con ginocchio valgo, avrò risposte diverse rispetto a un  ginocchio varo.

Il ginocchio valgo è quello che semplicisticamente descriviamo quando parliamo di “gambe a X”. Il ginocchio varo, invece,  è quello più evidente nel morfotipo di alcuni calciatori, emblematico Zambrotta. Qualcuno di voi lo ricorderà volare sulla fascia al Mondiale in Germania del ‘96!

Come potrete immaginare è fondamentale anche la correlazione del retropiede, pronato o supinato (rispettivamente piedi piatti o piedi cavi) con il ginocchio varo o valgo

Indubbiamente l’associazione peggiore è quella di un alluce valgo patologico in un quadro di piede pronato (piede piatto patologico o progressive collapsing foot). In questi pazienti il valgismo dell’alluce avrà una funzione destabilizzante sulla colonna mediale (filiera di ossicina all'interno del piede) e peggiorerà la pronazione. Questo andrà ad incrementare i sovraccarichi sulla superficie laterale del ginocchio. Un ginocchio valgo in questi casi andrà naturalmente in crisi

Si tratta di una tragedia? No, la Medicina è oggi prevenzione e sapere prima quali siano i morfotipi che possono andare in crisi, ci aiuta a scegliere di monitorare nel tempo per evitare che peggiorino.

Il suggerimento iniziale per  questi pazienti è, ancora una volta, di lavorare su esercizio fisico appropriato, alimentazione e controllo del peso per non ritrovarsi mai ad avere un quadro di alluce valgo e piede piatto patologico che abbia favorito l'insorgenza di gonartrosi e di una futura protesi di ginocchio.

Alluce valgo e dolore all’anca

Anche il dolore all’anca può avere un legamo con alluce valgo. Le modifiche della cinematica dell’arto inferiore possono coinvolgere l’articolazione coxofemorale, ma molto più raramente delle correlazioni citate precedentemente (piccole dita, schiena, ginocchio).

La compensazione posturale (zoppia antalgica)  può generare rotazioni anomale del femore e del bacino (extrarotazione), con sovraccarico dei muscoli abduttori e flessori dell’anca. Nei pazienti predisposti, ciò può contribuire a dolore trocanterico o a un peggioramento di patologie artrosiche già presenti.

Nella maggior parte dei casi, quando si ha una coxalgia (dolore all’anca), le correlazioni patologiche e le possibili soluzioni sono da trovare altrove.

Come ridurre le conseguenze per la schiena e le altre articolazioni

La buona notizia è che il nostro corpo possiede straordinaria capacità di adattamento e che l’adattamento può essere allenato con un trattamento conservativo ed esercizio fisico terapeutico mirato

Non possiamo raddrizzare l’alluce con l’esercizio fisico, ma possiamo educare il corpo ad utilizzare al meglio quello che ha a disposizione, anche un alluce valgo. Rallenterà l'evoluzione della deformità, ma soprattutto ridurrà le conseguenze sulla schiena e sulle altre articolazioni.

Sto parlando di esercizi di potenziamento e stretching del tricipite e della catena posturale posteriore dell’arto inferiore, core-stability (addominali) per imparare a muovere meglio il nostro corpo nello spazio), attività di educazione a gesti coordinativi complessi.

Come ancora ottimizzare la nostra propensione a guarire? Mangiando bene e preoccupandosi del nostro peso e girovita. Ovviamente, ridurre l’infiammazione attraverso una dieta equilibrata può davvero supportare qualsiasi percorso di recupero in sintesi.

Alimentazione corretta e esercizio muscolare sono la chiave per la longevity, ma sono anche uno strumento per un utilizzo di un piede sano e patologico più consapevole.