In questo articolo parliamo della sindrome del tunnel tarsale, dei sintomi più comuni e delle patologie con manifestazioni sintomatiche simili. Inoltre rispondiamo alle domande più comuni dei pazienti.
INDICE
La sindrome del tunnel tarsale è una neuropatia compressiva del nervo tibiale posteriore (o dei suoi rami) mentre passa sotto il retinacolo dei flessori.
Quando reale, si presenta con:
È però molto meno frequente di quanto si credesse in passato.
Per molti anni, quasi un’intera generazione, ogni dolore lungo il decorso del nervo e del tendine tibiale posteriore veniva interpretato come sindrome del tunnel tarsale.
Era una diagnosi frequente, usata quasi come un “ombrello” sotto cui raccogliere tutte le forme di bruciore, formicolio o dolore interno alla caviglia.
Negli ultimi dieci anni, però, la comprensione dell’anatomia funzionale della caviglia è cambiata radicalmente.
Oggi sappiamo con chiarezza che:
La vera origine del problema è un piede che cede medialmente per instabilità peritalare, lassità del legamento deltoideo ed evoluzione verso un progressive collapsing foot: il moderno nome del “piede piatto patologico da adulto”.
Le risposte alle domande che seguono cercano di fare chiarezza sulla reale incidenza della sindrome da tunnel tarsale, nonché sulle diagnosi e terapie disponibili.
Nella grande maggioranza dei casi, no.
Il bruciore interno alla caviglia o alla pianta del piede viene spesso frainteso come “tunnel tarsale”, ma nella pratica clinica moderna la causa più frequente è una tendinopatia del tibiale posteriore.
Le due strutture decorrono vicine e i sintomi possono sembrare sovrapponibili, ma il più delle volte il nervo non è compresso: è il tendine tibiale posteriore che soffre perché il piede sta cedendo.
Quando il problema è realmente nervoso, cioè si tratta di una vera sindrome del tunnel tarsale, bruciore può essere accompagnato da:
Quando il problema è meccanico, invece, di solito si presenta con caratteristiche diverse:
È importante identificare correttamente la causa dei sintomi.
Sì, e sono più frequenti del tunnel tarsale reale:
Nella pratica, però, la maggior parte dei sintomi “tipo tunnel tarsale” deriva dal cedimento dell’arco mediale.
Esistono condizioni del piede che possono aumentare il rischio di una vera sindrome del tunnel tarsale. Fra queste le principali sono:
In ogni caso, se si sospetta questa patologia, è necessario avviare il corretto percorso diagnostico.
I principali esami in grado di confermare o smentire una sindrome del tunnel tarsale e di identificare correttamente la patologia del paziente sono i seguenti:
A seconda della diagnosi, varierà anche la terapia prescritta.
La cura dipende dalla causa reale.
Se la diagnosi invece dovesse risultare diversa, le opzioni sono altre. La prima scelta in genere è un trattamento conservativo:
Inoltre esiste l'opzione della terapia infiltrativa, per la quale è da evitare il cortisone, ma può essere considerata la PRP in casi selezionati.
Nei casi di piede piatto evolutivo, entra in gioco anche la chirurgia con:
È chiaro che per impostare un percorso diagnostico efficace è fondamentale una corretta diagnosi.