Malleolo: anatomia, tipologie, legamenti e funzioni
Il malleolo è un componente essenziale della caviglia, un’articolazione in cui ogni elemento combacia con precisione. Questa perfezione strutturale è il risultato dell’interazione tra scheletro e legamenti. E i malleoli rappresentano l’espressione di questa miracolosa armonia.
Anatomia del Malleolo
La caviglia è un’articolazione congruente e intrinsecamente stabile. Significa che le sue componenti scheletriche (tibia, perone e astragalo) combaciano perfettamente, rendendo le superfici articolari stabili. In condizioni statiche, il ruolo dei legamenti nella stabilità è minimo.
Tuttavia, nella gestione dell’equilibrio (che coinvolge una serie di micromovimenti) e del passo, i legamenti assumono una funzione cruciale. Tra questi, il legamento deltoideo si distingue come elemento fondamentale per garantire funzione e stabilità.
I malleoli sono i protagonisti di questa complessa congruenza articolare. Una struttura perfetta, dove proprio una frattura del malleolo può compromettere l’intero equilibrio.
Vediamoli nel dettaglio:
- Malleolo tibiale: conosciuto anche come malleolo interno, la sua superficie interna è articolare e combacia con l’astragalo (medial gutter). Il malleolo tibiale è sede di inserzione del legamento deltoideo;
- Malleolo peroneale: noto come malleolo esterno, presenta porzione articolare con la superficie laterale dell’ astragalo (lateral gutter) e un’altra con la tibia, formando una pinza che stabilizza l’astragalo (sindesmosi). Su di esso si inseriscono tre legamenti laterali: peroneo-astragalico anteriore, peroneo-calcaneare e peroneo-astragalico posteriore, oltre ai legamenti che stabilizzano la sindesmosi (anteriore, interosseo, posteriore);
- Malleolo posteriore o terzo malleolo: situato nella parte posteriore della tibia, in passato era spesso sottovalutato. Non ne si comprendeva l’importanza e, spesso, in caso di frattura, venivano accettati trattamenti Incompleti. È sede di inserzione dei legamenti sindesmotici.
Per comprendere meglio l’importanza dei malleoli, è fondamentale analizzare le diverse tipologie e le loro specifiche funzioni all’interno della caviglia. Ogni malleolo ha caratteristiche uniche che influenzano la stabilità e la funzionalità dell’articolazione.
Tipologie di Malleolo
I malleoli lavorano insieme per garantire la stabilità della caviglia.
- Malleolo tibiale: è il punto di inserzione del legamento deltoideo. In caso di frattura, questo malleolo può scivolare verso il basso a causa della trazione esercitata dal legamento, portando a una guarigione con allungamento. Ciò può provocare una deformità nel valgismo della caviglia e contribuire allo sviluppo di una sindrome pronatoria patologica o di un piede piatto patologico. Se invece il legamento deltoideo risulta eccessivamente tensionato, la caviglia potrebbe sviluppare una deformità in varismo (caviglia vara);
- Malleolo peroneale: questo malleolo contiene lateralmente l’astragalo all’interno di una pinza stabilizzata dai legamenti della sindesmosi tra tibia e perone. Una frattura del malleolo peroneale può causare un suo scivolamento in allungamento. Un malleolo peroneale più lungo può indurre una deformità in varismo della caviglia. Al contrario, un’apertura dei legamenti della sindesmosi tende a indurre una deformità in valgismo, che sollecita in modo improprio sia il legamento deltoideo che il malleolo tibiale;
- Malleolo posteriore o terzo malleolo: rappresenta una porzione articolare della tibia ed è il punto di inserzione dei legamenti sindesmotici posteriori. Una frattura di questo malleolo può compromettere la stabilità della sindesmosi ed è probabile comporti una sua evoluzione verso una caviglia valga.
Per comprendere appieno come i malleoli contribuiscano alla stabilità dell’articolazione della caviglia, è fondamentale analizzare il ruolo cruciale giocato dai legamenti che vi si inseriscono.
Legamenti del Malleolo
Nella caviglia il ruolo dei legamenti è fondamentale per il controllo dell’equilibrio e del movimento. Distinguiamo legamenti interni ed esterni.
Legamenti mediali (interni)
- Legamento deltoideo: si inserisce sul malleolo tibiale e va a stabilizzare la caviglia inserendosi sull’ astragalo, e arrivando fino allo scafoide nella sua componente più profonda. Infatti il legamento deltoideo è costituito da due differenti fasci: superficiale e profondo. Il legamento deltoideo si comporta come un pivot attorno al quale ruota l’intera stabilità della caviglia. Una completa insufficienza del deltoideo induce un’evoluzione in valgismo della caviglia che si associa nella maggior parte dei casi ad una pronazione post traumatica del piede. Sono pazienti in cui l’evoluzione artrosica può essere drammatica ed in cui la soluzione protesica richiede nella maggior parte dei casi una ricostruzione del legamento deltoideo.
Legamenti collaterali laterali (esterni)
Peroneo astragalico anteriore, calcaneare e astragalico posteriore: sono gli stabilizzatori laterali della caviglia ed entrano in gioco nei movimenti di rotazione ed inversione di caviglia e sottoastragalica.
- Legamento peroneo calcaneare: è il legamento più importante in quanto stabilizza ben due articolazioni caviglia e sotto astragalica. Una sua lesione è spesso associata a una instabilità patologica e spesso richiede una ricostruzione chirurgica;
- Legamento peroneo astragalico anteriore: è, invece, quello che più spesso si lesiona ma che raramente, se lesionato in modo isolato, necessita indicazione chirurgica. Il legamento peroneo astragalico anteriore ha una porzione extra articolare (fuori dalla capsula articolare) e una porzione intrarticolare. La lesione del legamento peroneo astrologica anteriore nella sola componente intra articolare è responsabile di micro instabilità. Il trend moderno è di curare questi pazienti con un approccio chirurgico mini invasivo e artroscopico per la sola componente intrarticolare in caso di micro instabilità.
- Legamento peroneo astragalico posteriore: stabilizza la caviglia e la sotto-astragalica e può essere coinvolto in traumi complessi.
Sindesmosi
È un complesso legamentoso che mantiene stabile la tibia e il perone, nella costituzione della loro pinza. Comprende tre componenti: anteriore, posteriore e interossea (posizionata tra le due e la più stabile). I legamenti della sindesmosi possono rompersi isolatamente durante traumi rotatori o, più frequentemente, in caso di fratture multiplanari B e tre malleolari o del solo perone (malleolo peroneale).
Se vuoi approfondire l’argomento, leggi anche: “Il legamento deltoideo di Tamberi e l’addio a Rio”.
Funzioni del Malleolo e biomeccanica del piede e della caviglia
I malleoli, che costituiscono le porzioni articolari della tibia e del perone, sono essenziali per la formazione dell’articolazione della caviglia. Le loro superfici articolari, perfettamente congruenti, insieme ai legamenti ad essi associati
- assicurano una stabilità ottimale in condizioni statiche;
- garantiscono equilibrio e stabilità durante i movimenti dinamici, come il passo e la corsa.
Nella fisiologia di ogni articolazione, la biomeccanica è la chiave per comprenderne funzione e patologia.
La caviglia è davvero un puzzle perfetto che ci permette di camminare e muoverci senza preoccuparci di vederla invecchiare, a condizione che non subisca traumi che compromettano la congruenza articolare dei malleoli o la stabilità fornita dai legamenti.
A differenza di anca e ginocchio, infatti, la caviglia non invecchia in modo significativo, salvo in presenza di danni.
Le proprietà biomeccaniche della caviglia la proteggono dall’invecchiamento, ma possono renderla vulnerabile all’artrosi se si verificano traumi o patologie che alterano la sua biomeccanica. Tra queste possiamo includere:
- Fratture malleolari e articolari (come quella dei malleoli o la frattura pilone tibiale);
- Lesioni legamentose che causano instabilità;
- Malattie infiammatorie croniche (ad esempio, artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, sclerodermia);
- Malattie da deposito (come emocromatosi ed emofilia).
FAQ – Domande frequenti sul Malleolo
1.Cosa succede se si rompe il malleolo?
La caviglia perde congruenza ed è a rischio di sviluppare artrosi di caviglia post-traumatica.
2.Quanto tempo ci vuole per guarire dal malleolo fratturato?
Normalmente, una frattura consolida in circa 30-40 giorni. Il processo di recupero completo può durare dai 2 ai 6 mesi in base alla complessità della frattura.
3.Come capire se si ha una microfrattura del malleolo?
L’esame per una diagnosi precoce è la risonanza magnetica che permette di individuare edema della spongiosa a livello malleolare. La TAC e ancora meglio la TAC in carico permettono di individuare impatto biomeccanico della frattura.