L’artrosi di caviglia, le prospettive più nuove e il Trauma Meeting

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L’artrosi di caviglia, come ripetiamo spesso, è frequentemente conseguenza di un precedente grave trauma, come fratture e lussazioni.

Infatti, un trauma, anche se ben operato, cambia per sempre la “forma” dell’articolazione e del piede.

È frequente ascoltare pazienti che riferiscono di sentire una gamba diversa dall’altra. Le sensazioni possono variare: la caviglia che non va più oltre a 90 gradi, il piede che progressivamente si deforma e carica solo all’esterno o all’interno (in base al trauma subito).

Il ginocchio in tutto questo si deve adattare alla disfunzione della caviglia, può ritrovarsi a lavorare in iperestensione, valgismo e varismo.

La cura dell’artrosi non può prescindere da una prospettiva allargata.

Come curare l’artrosi di caviglia

Per questo, sono fondamentali super-specializzazioni diverse che insieme collaborino per il bene del paziente.

Questa è la filosofia del team Casco: super-specialisti di singoli distretti che insieme lavorino per la simultanea soluzione dei problemi dei pazienti.

È un argomento nuovo che abbiamo introdotto al Trauma Meeting, parlando di Learning Curve.

Con soddisfazione il tema ha riscosso grande interesse. Questo è una conferma che la nostra sia una strada da percorrere.

Il Trauma Meeting

D’altro canto, il Trauma Meeting si è rivelato il palcoscenico scientifico ideale per introdurre temi nuovi in Ortopedia e Traumatologia.

È uno dei pochi meeting costruito per la discussione ed il confronto, che raccoglie da anni il consenso di tanti specialisti.

Trovare un aula piena e attenta alla nostra esperienza è stato davvero un’emozione importante.

Un grande ringraziamento agli organizzatori: Gianfranco Longo, Giorgio Sallemi e Roberto Varsalona.

È stato un grande successo!

A domanda, risposta

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