Beach Volley: benefici per il piede e la caviglia

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Il beach volley è uno sport rischioso per il piede e la caviglia?

Il beach volley, uno degli sport da spiaggia più gettonati dell’estate.

Campi da gioco, più o meno improvvisati e curati, spuntano lungo i litorali sabbiosi come funghi. Si sa, la sabbia è una superficie molto duttile in grado di ridurre lo stress biomeccanico per i tendini e le articolazioni dei nostri arti inferiori, soprattutto se paragonata alle superfici sintetiche su cui abitualmente si pratica il genitore anziano di questo sport da spiaggia: la pallavolo.

La sabbia, tuttavia, può nascondere qualche insidia: le sue irregolarità richiedono un grande sforzo fisico per i giocatori. A maggior ragione, prima di cimentarsi in questo sport da spiaggia si dovrebbe essere un po’ allenati.

Inoltre, soprattutto se reduci da un recente infortunio alla caviglia, le probabilità di incorrere nuovamente in un trauma distorsivo aumentano esponenzialmente a causa dei continui cambi di direzione, dei salti e degli appoggi irregolari che mettono a dura prova la capacità di adattamento e di risposta agli stimoli delle caviglie (propriocettività).

Di fatto, in ogni articolazione ed in particolare nella caviglia, esistono recettori nervosi che ci informano della posizione reciproca delle ossa nell’articolazione, del tono muscolare, della tensione di tendini e legamenti. Sono come occhi, sensori che monitorano l’esterno e l’interno del nostro corpo.

Questi recettori vanno allenati ad essere sempre reattivi agli stimoli, soprattutto in seguito ad un infortunio che tende a cancellarne la memoria storica. Per questo è fondamentale accompagnare la riabilitazione fisioterapica con un’adeguata rieducazione propriocettiva.

Vi raccomando dunque di utilizzare la sabbia come un prezioso alleato, il terreno ideale per completare una rieducazione, ma anche un insidioso nemico se siete nella fase iniziale di recupero da trauma distorsivo. Una seconda distorsione ravvicinata incrementa significativamente il rischio di un danno cartilagineo articolare.

Un’ultima raccomandazione, godetevi le vostre meritate vacanze pensando a riposare e a star bene!

A domanda, risposta

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