Marchisio: 3 RMN in 2 giorni. Una figuraccia?

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La distorsione di Marchisio: cosa è successo?

Un crociato rotto, una lesione parziale o un quadro sovrapponibile a quello prima del trauma. Tre differenti affermazioni, in meno di un giorno. Un grave errore dei  medici della nazionale o un difetto di comunicazione? Quanto successo è utile per spiegare un concetto che spesso sfugge ai pazienti.

Non esiste un esame di imaging che sostituisca la clinica.

Il dato di immagine, che sia una radiografia o una risonanza, va correlato alla valutazione ortopedica. La risonanza non fa la diagnosi! Spesso, invece, il paziente si presenta in studio con un referto, convinto di avere già tutte le risposte, senza quasi bisogno del parere del medico. “Dottore, ho rotto il menisco, devo operami?” Oppure: “ Ho un legamento sfilacciato, devo fare della fisioterapia?”. Purtroppo, quella del medici è una professione difficile che richiede di mettere insieme preparazione, esperienza e dati forniti dal paziente. Non sempre una lesione “meniscale refertata” merita un indicazione chirurgica, non sempre una “lesione legamentosa parziale” ci tiene lontani dalla sala operatoria.

Il caso specifico della caviglia

Questo è ancora più vero per la caviglia. Infatti, nel ginocchio i crociati sono legamenti intra-articolari. Pertanto, solo un trauma importante può danneggiarli, ma una volta danneggiati determinano instabilità e, quindi, il consiglio dell’ortopedico di ricostruirlo chirurgicamente.

Nella caviglia, invece,  i legamenti sono extra-articolari. Si tratta di sottili ispessimenti della capsula articolare, che abbiamo imparato a riconoscere: legamento peroneo-astragalico anteriore, legamento peroneo-calcaneale e legamento peroneo-astragalico posteriore all’esterno, all’interno il solo, ma più robusto legamento deltoideo.

Basta davvero un piccolo trauma come un semplice trauma distorsivo della caviglia per determinare una lesione a questi legamenti. Ecco, però, la buona notizia: le cicatrici che si producono dal trauma sono spesso stabili quanto i legamenti originali. Ecco perché la ricostruzione legamentosa della caviglia è necessaria molto più raramente che nel caso del ginocchio.

I rischi

Non si deve, tuttavia, banalizzare. Infatti, se ripetuto, il trauma distorsivo della caviglia può indurre instabilità. Questa rappresenta una grave condizione patologica per la caviglia con una conseguente indicazione chirurgica.

Le caviglie instabili “dimenticate” hanno un futuro artrosico, anche in giovane età. Il messaggio: non facciamo diagnosi con la sola risonanza magnetica.

Una diagnosi corretta ci aiuterà ad evitare scelte immediate sbagliate ed a prevenire problemi futuri.

A domanda, risposta

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